Accessibilità digitale e SEO: l’accessibilità come trucco per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca

Quando si parla di Accessibilità la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente l’inclusione, il rendere accessibili siti web, applicazioni e documenti digitali a tutti, indipendentemente dalle disabilità o dagli strumenti assistivi utilizzati.
Le basi per rendere un sito accessibile sono, ad esempio, una struttura ben organizzata, testi alternativi per le immagini, una buona leggibilità e la navigazione da tastiera, questi sono gli stessi elementi che migliorano il posizionamento sui motori di ricerca (SEO).
Possiamo quindi dire che se ci impegniamo per rendere il nostro sito accessibile automaticamente stiamo portando a bordo anche notevoli benefici in ambito SEO.
Come abbiamo approfondito anche in altri articoli - Accessibilità per tutti
- La dichiarazione di accessibilità rendere un sito accessibile ad oggi è obbligatorio per le PA e a partire dal giugno 2025 lo sarà anche per le aziende private che rientrano in determinate categorie (ad esempio chi ha un fatturato dai 2 milioni di euro in su e più di 15 dipendenti, banche, assicurazioni, trasporti ecc.)
Cos’è la SEO e come funziona?
Possiamo definire la SEO (acronimo di _Search Engine Optimization) come l’insieme di pratiche volte a far sì che il tuo sito venga trovato più facilmente dai motori di ricerca come ad esempio Google.
Il funzionamento dei motori di ricerca si basa su tre elementi fondamentali:
- Crawling: i motori utilizzano dei "bot”, strumenti automatici chiamati crawler per esplorare il tuo sito e leggere tutti i contenuti disponibili.
- Indicizzazione: una volta letti, i contenuti vengono archiviati e analizzati in un gigantesco database.
- Ranking: in base a centinaia di fattori, Google stabilisce quanto sia “buono” il tuo sito per determinate ricerche, e lo posiziona di conseguenza nei risultati.
Per ottenere un buon posizionamento, il sito deve essere:
- Velocemente accessibile;
- Ben strutturato (a livello di gerarchie, heading levels e tags);
- Ricco di contenuti chiari e rilevanti e costantemente aggiornati;
Qui si incontrano SEO e Accessibilità, in quanto molte delle best practices SEO coincidono con le best practices per l’accessibilità.
Quali sono i punti d’incontro e come un sito accessibile diventa anche migliore per l’indicizzazione sui motori di ricerca?
Vediamo nel dettaglio alcuni miglioramenti di accessibilità che rendono il sito anche più SEO Friendly e di conseguenza ne migliorano il posizionamento su Google:
- Struttura semantica (headings, landmark): L’uso corretto dei tag (ad esempio: h1, h2, nav, main) aiuta sia gli screen reader a orientarsi nel contenuto e annunciarne correttamente la gerarchia all’utente, sia i crawler di Google a comprenderne l’organizzazione. Un contenuto ben strutturato è più leggibile per tutti, anche per gli algoritmi.
- Testi alternativi per le immagini: L’alternativa testuale (alt text) non è solo un aiuto fondamentale per chi non vede, ma permette anche ai motori di ricerca di capire cosa mostra un’immagine. Questo può migliorare il posizionamento anche su Google Immagini.
- Navigazione da tastiera: Un sito che funziona senza mouse è accessibile a più utenti, ma è anche un segnale di buona usabilità per i crawler. (L’usabilità viene premiata con un migliore ranking).
- Prestazioni e leggerezza: L’accessibilità impone performance elevate, caricamenti rapidi e nessun elemento bloccante. (Tutto ciò è anche SEO optimized)
- Responsive design: Un sito accessibile si adatta a schermi grandi, piccoli e tecnologie assistive (quali text zoom ad esempio) e coincide perfettamente con i requisiti SEO per un sito mobile-friendly.
Riassumendo possiamo dire che i motori di ricerca premiano i siti che offrono una buona esperienza utente e contenuti ben strutturati. Un sito accessibile è, per definizione, più navigabile, comprensibile e usabile: esattamente ciò che l’algoritmo considera “di qualità”.
Inoltre quando un sito è chiaro, leggibile e facile da usare per tutti, è dimostrata una maggior permanenza degli utenti all'interno di esso. Questo segnala ai motori che il sito è utile, di conseguenza si ottiene un miglior posizionamento nei risultati di ricerca, il che porta ad un bacino di potenziali utenti esponenzialmente più alto.
Tutto questo si unisce al resto dei benefici che porta l’accessibilità, in primis un inclusione a 360 gradi e consente di evitare le sanzioni previste dalla legge.